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Little Nemo: un’avventura fantastica per grandi e piccini

Little Nemo: un'avventura fantastica per grandi e piccini

Little Nemo: un’avventura fantastica per grandi e piccini

Nello scorso appuntamento della rubrica “scaffale” abbiamo introdotto il nuovo argomento e cioè il formato atlantico. Oggi invece entriamo nel vivo e parliamo del primo volume che abbiamo scelto di trattare, un testo che attira l’attenzione di grandi e piccini: lo storico e indimenticabile fumetto con le avventure di Little Nemo. È il 15 ottobre 1905 quando escono sulle sunday pages (inserti domenicali) del “New York Herald” le tavole autoconclusive dal titolo “Little Nemo in Slumberland”. L’autore dei testi e dei disegni è Winsor McCay che nel 1911 lascia le pagine dell’Herald per approdare sulle pagine del “New York American” di William Randolph Hearst dove rimane fino al 1914. In questo periodo tuttavia il fumetto esce con il titolo “In the Land of Wonderful Dreams” in quanto l’Herald era proprietario del precedente nome. Successivamente McCay realizzerà le ultime tavole di Nemo tra il 1924 e il 1927 di nuovo per il New York Herald. Robert McCay, il figlio del disegnatore e modello ispiratore di Nemo, tenterà due volte di resuscitare la striscia alla fine degli anni ’30 e una decina di anni dopo ma senza successo.

Nella Biblioteca Titta Bernardini è conservato il volume “The complete Little Nemo, 1905-1909 : Winsor McCay a life of imaginative genius” edito nel 2016 dall’editore tedesco Taschen. Come si evince dal titolo, all’interno sono raccolte le tavole domenicali, rigorosamente a colori e in lingua inglese, di “Little Nemo in Slumberland”. Nel 2019 viene poi pubblicato dalla stessa casa editrice un secondo volume che raccoglie invece le strisce uscite negli anni successivi dal titolo “The complete Little Nemo 1910-1927”. Little Nemo è stato diffuso anche in Italia, inizialmente dal 1912 al 1914 sul Corriere dei Piccoli con il titolo di Bubi e successivamente nel 1935 sulle pagine del settimanale Topolino.

Ma veniamo ora alla storia: di cosa parla Little Nemo e soprattutto chi è? Little Nemo è un bambino, membro di una famiglia appartenente alla media borghesia americana, che ogni notte vive delle fantastiche avventure nel mondo dei sogni: Slumberland appunto.
Puntualmente queste sue avventure finiscono sempre nell’ultima vignetta della tavola perché il bambino si sveglia o per la classica caduta dal letto o a causa dei genitori che lo chiamano, per la luce del mattino, per una forte emozione che lo spaventa oppure a causa del pagliaccio Flip Flap che appare con la scritta sul suo cappello “Wake up” (“Svegliati”). Lo scopo nei sogni di Nemo è quello di incontrare la Principessa di Slumberland che sta cercando un compagno di giochi. Questa, attraverso il padre Re Morfeo, invia mostri e ambasciatori per condurre Nemo alla corte del regno ma l’impresa non riuscirà per molto tempo a causa di vari impedimenti. Nemo entrerà finalmente a Slumberland solo il 4 marzo 1906 anche se non riuscirà ad arrivare subito dalla Principessa perché si imbatte nel suo primo nemico, un personaggio con il sigaro in bocca di nome Flip Flap, invidioso di Nemo perché vorrebbe incontrare la figlia del re per primo. Per questo motivo crea continuamente ostacoli così da impedire a Nemo di arrivare alla Principessa anche se poi col tempo i due diventeranno amici. Il primo incontro tra Little Nemo e la Principessa avrà luogo l’8 luglio 1906. In seguito entrerà nella serie un nuovo personaggio, un indigeno di colore chiamato Imps che insieme a Nemo e Flip costituirà il nucleo centrale di personaggi su cui si svilupperanno le storie. I sogni di Nemo sono spesso collegati ad un preciso evento: la stagione o le festività come il Natale, la Pasqua, il 4 luglio, o la fine dell’anno che coincidono con il periodo in cui escono le tavole, oppure i fatti del giorno o della sera precedente la notte o i programmi per il giorno futuro.

Questa la trama di Little Nemo ma al di sotto di tale livello narrativo ne troviamo un altro più nascosto. Infatti dietro alle avventure vissute dai personaggi di questo fumetto si possono leggere dei veri e propri atti d’accusa nei confronti del modello di vita americano di quei tempi e delle sue istituzioni politiche. I riferimenti al razzismo, alle segregazioni razziali, al malfunzionamento dell’apparato burocratico, a un sistema economico che si basa sul profitto e non sul benessere, all’omologazione a modelli di vita ed estetici imposti dal sistema sono costanti nelle vignette e in alcuni casi anche molto espliciti ma soprattutto quasi preveggenti considerando il periodo storico a cui risalgono questi fumetti e cioè gli inizi del ‘900.
Un ultimo riferimento va poi fatto alla grande eleganza, precisione ed estrosità dimostrata da McCay da un punto di vista grafico e di sceneggiatura che inseriscono Little Nemo come uno dei capisaldi e pietra miliare del fumetto a livello mondiale. Le sue tavole possono essere considerate delle vere e proprie opere d’arte, fonte di ispirazione per scrittori e registi di tutti i tempi; da Federico Fellini a Terry Gilliam, da Italo Calvino a Stefano Benni.