
22 Mar Alla scoperta del mondo animale con Alfred Edmond Brhem
Continuiamo il nostro excursus sulle raccolte conservate in biblioteca che trattano di Scienze Naturali. In questo nostro appuntamento ci occuperemo dei 10 volumi dal titolo Vita degli animali scritti da Alfred Edmund Brehm e tradotti da Michele Lessona. Sui nostri scaffali è conservata la seconda edizione italiana pubblicata a Torino dall’Unione Tipografico Editrice dal 1893 al 1907 e tradotta sulla terza edizione originale rifatta da Pechuel-Loesche, W. Haake, E. L. Taschenberg, L. Marshall. La raccolta è suddivisa in sei gruppi: Mammiferi (3 volumi); Uccelli (3 volumi); Rettili e anfibi (1 volume); Pesci (1 volume); Insetti, miriapodi, aracnidi (1 volume); Animali inferiori (1 volume).
La ricercatezza e l’importanza di questa collana è già ben evidente osservando l’elegante rilegatura dei volumi che presentano i piatti in tela rossa e il dorso dello stesso colore ma in pelle dove è anche riportato il titolo con fregi in oro. L’edizione è ulteriormente arricchita grazie alla presenza di ben 203 illustrazioni in bianco e nero e a colori con 1779 figure e di cui 139 intercalate nel testo, 22 invece sono tavole a parte. L’edizione contiene inoltre una puntuale ed esaustiva biografia dell’autore presente nel primo volume della raccolta e un ritratto dello stesso a piena pagina.
Fù dell’editore dell’Istituto Bibliografico, Herrmann Julius Meyer l’idea di pubblicare dei volumi riguardanti il mondo animale e la scelta della persona che avrebbe dovuto dedicarsi a questa mastodontica impresa ricadde proprio su Brehm. Egli si dedicò alacremente alla stesura di questo testo che fu pubblicato per la prima volta tra il 1863 e il 1869 riscuotendo fin da subito un enorme successo e una grande diffusione tanto da essere tradotto in moltissime lingue avendo l’opera non solo un importante valore scientifico ma anche divulgativo.
Soffermiamoci ora proprio sulla personalità di Alfred Edmund Brehm, biologo e zoologo tedesco, autore dei volumi. Il suo interesse per il mondo animale ha origine sin da piccolissimo grazie alla collezione di uccelli impagliati conservati all’interno della casa paterna e composta da più di 9000 esemplari. La sua avventura ha poi inizio quando decide di accompagnare Johann Wilhelm von Müller, un noto ornitologo, alla ricerca di un compagno per una spedizione in Africa. La spedizione lo portò in Egitto, in Sudan e nella penisola del Sinai. Tornato a casa viene eletto membro dell’Accademia Tedesca Leopoldina di Scienze Biologiche Naturali a soli 20 anni e inizia i suoi studi presso l’università di Jena in Scienze Biologiche specializzandosi in Zoologia e Botanica.
Dopo la laurea intraprese numerosi viaggi: in Spagna con suo fratello Reinhold, in Norvegia e Lapponia, in Abissinia con il Duca Ernesto II di Saxe-Coburgo-Gotha, di nuovo in Africa, in Scandinavia e Siberia. Le sue pubblicazioni scientifiche e i suoi resoconti di viaggio hanno un gran successo nel mondo intellettuale tedesco e pubblica assiduamente articoli in numerose riviste del settore. Dal 1862 al 1867 è il primo direttore dello zoo di Amburgo per poi trasferirsi a Berlino dove invece apre un acquario che resterà aperto sino al 1874. Brehm rimane ancora oggi, nonostante gli studi nel campo zoologico abbiano fatto innumerevoli passi avanti, un punto di riferimento e un padre per tutti gli studiosi del settore di oggi e di domani.
Prima di salutarci vogliamo dedicare un breve approfondimento anche alla figura di Michele Lessona, uno dei più importanti zoologi e divulgatori scientifici nazionali che nel corso della sua carriera si occupa anche di politica divenendo nel 1892 senatore della Repubblica. Lo studioso ha avuto in particolar modo il merito di introdurre in Italia il darwinismo traducendo, grazie anche alla collaborazione della moglie Adele Masi, numerosi testi dell’autore e scrivendo una delle prime biografie scientifiche a lui dedicate in Italia. Insegnò storia naturale, mineralogia e zoologia in numerose università italiane tra cui Genova, Bologna e Torino di cui divenne successivamente anche rettore. Scrisse numerosi articoli giornalistici raccolti successivamente in quattro volumi dal titolo Conversazioni scientifiche, diresse per un breve periodo una delle prime riviste di divulgazione scientifica La Scienza a dieci centesimi e un testo educativo che ebbe molto successo nella seconda metà dell’800 Volere è potere nel quale raccolse le biografie di italiani valorosi.