09 Mar I primi studi sistematici di storia naturale: Neumayr, Ranke e Ratzel
In questo appuntamento della rubrica “Scaffale” ci occuperemo di un’altra importante raccolta che si inserisce nel campo d’indagine che stiamo trattando e cioè la storia naturale. La collana è suddivisa in quattro sezioni ognuna delle quali curata da importanti studiosi del settore: Storia della Terra di Melchior Neumayr in 2 volumi; L’uomo di Johannes Ranke sempre in 2 volumi; Le razze umane, loro usi e costumi di Friedrich Ratzel in 3 volumi; Vita delle piante di Kerner von Marilaun e Anton Joseph di nuovo in 2 volumi. La biblioteca Titta Bernardini possiede la prima edizione italiana pubblicata dall’Unione tipografico-editrice di Torino nel 1890-1897 arricchita con numerose tavole illustrate.
Melchior Neumayr fu un importante paleontologo e geologo austriaco, professore presso l’università di Vienna fino alla sua morte. Intraprese numerosi viaggi scientifici per ricerche stratigrafiche in Italia, sulle Alpi, sui Carpazi, in Dalmazia, in Asia Minore e nei paesi balcanici ma ciò che soprattutto lo rese famoso furono gli studi condotti sui monti del Giura di cui approfondì la formazione giurassica. Proprio di tale argomento trattano molte delle sue pubblicazioni che si occupano inoltre di malaco-paleontologia, disciplina a cui si dedicò intensamente per tutta la sua vita giungendo ad importanti scoperte per quanto riguarda le faune marine del Giurassico e del Cretacico. Intrattenne stretti scambi epistolari con Charles Darwin e presentò nel 1887, durante il congresso della Commissione internazionale per l’unificazione della nomenclatura geologica, un progetto per la pubblicazione di un nomenclatore paleontologico. La storia della Terra uscita per la prima volta nel 1886-1887 rappresenta un importante compendio delle conoscenze geologiche raggiunte fino a quel momento. L’argomento è suddiviso in due sottosezioni: la geologia generale e la geologia descrittiva. Nella prefazione di Neumayr è interessante notare come lo studioso sottolinei che la ricerca da lui condotta è diretta soprattutto al grande pubblico quindi ad un lettore solitamente non avvezzo a tale tipologia di studi ma che nonostante ciò si basa sugli approcci più recenti e innovativi. L’autore ci offre inoltre importanti informazioni riguardanti l’apparato iconografico: le tavole colorate provengono dalle pubblicazioni dell’Ufficio geologico di Washington e dai quadri geografici di Hölzel mentre la restante parte è originale.
Johannes Ranke fu un fisiologo e antropologo tedesco. Studiò in numerose università europee tra cui Parigi, Berlino, Tubinga e Monaco dove divenne professore presso l’istituto fisiologico-anatomico. A lui si deve la creazione della prima cattedra di antropologia a Monaco che per molto tempo fu l’unica in tutta la Germania. Inizialmente si dedicò soprattutto allo studio del tetano e dell’alimentazione umana pubblicando anche importanti studi su tali argomenti. Dal 1876 in poi invece i suoi interessi si spostano su l’antropologia fisica conducendo notevoli ricerche sulla popolazione rurale della Baviera e sulle forme del cranio umano. Si oppose alle teorie dell’ideologia razziale sposate da Arthur de Gobineau e Houston Stewart Chamberlain. La sua notorietà, soprattutto in Germania, è legata proprio alla pubblicazione dei volumi riguardanti “l’uomo” e facenti parti della raccolta Storia Naturale. Anche in questo caso la trattazione è divisa in due parti: sviluppo, forma e vita del corpo umano; le razze umane moderne e primitive. È importante sottolineare che nella prefazione l’autore spiega l’approccio seguito nel condurre questi studi. Questo metodo scientifico si basa sull’osservazione diretta della natura escludendo dunque tutte le influenze che possono derivare dalla filosofia, dalla religione o dalla politica. Le illustrazioni che accompagnano i volumi sono per la maggior parte originali e realizzate dal vero mentre una piccolissima parte sono riprese da opere e monografie considerate dei classici del settore.
Friedrich Ratzel è un etnologo e geografo tedesco noto soprattutto per essere il maggior esponente del determinismo geografico a cui dedica la maggior parte delle sue ricerche. I suoi studi indagano le modalità con cui la morfologia dei territori ha influenzato nel corso del tempo il comportamento degli uomini. Compie numerosi viaggi di studio nel Mediterraneo, in Nord America, Cuba e Messico. Fu l’ideatore del principio di diffusione geografica di elementi culturali su grandi distanze giungendo a tale conclusione grazie alle ricerche condotte in Africa Occidentale ed in Melanesia dove rintracciò lo stesso tipo di arco. È considerato il fondatore della geografia antropica e della geografia politica. Compendio dei suoi studi furono proprio i tre volumi dedicati alle “razze umane” e facenti parte della raccolta da noi trattata in cui spiega l’espansionismo della specie umana sul pianeta. In questo caso l’argomento viene suddiviso in tre sezioni: I popoli naturali dell’Africa, i popoli naturali dell’Oceania e i popoli civili del mondo antico e del mondo nuovo.