Logo Biblioteca Titta Bernanrdini - Campofilone (FM)

Piazza Garibaldi, 1
Ingresso Via Zara, 1
63828 Campofilone (FM)

 

Dott.ssa Simonetta Ceccarelli

 

(+39) 335 59 32 708

 

info@bibliotecatittabernardini.com

Un libro grande come il palmo di una mano

Un libro grande come il palmo di una mano

Un libro grande come il palmo di una mano

Un libro grande come il palmo di una mano“Scaffale” è il titolo scelto per questo appuntamento della Biblioteca Titta Bernardini, coinvolgendo lettori e appassionati in un percorso che vorrebbe portarli alla scoperta della biblioteca. Ciò che ci proponiamo è di prendere fisicamente dallo scaffale libri o raccolte di notevole interesse per proporvi particolarità editoriali che possano suscitare curiosità e interesse nel nostro pubblico di lettori.

Entrando subito nel vivo e iniziando a girovagare per gli scaffali della biblioteca, ci si imbatte in libri che potrebbero sfuggire ad un occhio poco attento. Si tratta di libri piccoli, piccolissimi…. in miniatura; ed è proprio su questi esemplari che nelle prime “puntate” di questo percorso ci vorremmo soffermare. Sono piccoli tesori nascosti il cui valore risiede proprio nella loro dimensione, nell’accuratezza, nella precisione, nell’eleganza con cui sono stati realizzati.

In primo luogo, cosa si intende per libri di piccolo formato? I bibliografi ci dicono che il piccolo formato non supera i 10 cm di altezza: 32°; seguono il minuscolo: 64° e il microscopio: 128°. La storia del libro in miniatura corre parallelamente a quella del libro e, probabilmente, la sua origine risale addirittura ai tempi degli antichi babilonesi anche se le prime testimonianze giunte sino a noi risalgono al XIII e XIV secolo. Tuttavia il secolo che ebbe una vera e propria passione-ossessione per i libri in miniatura fu il 1700 ed è sempre in questo periodo che inizia una sorta di sfida a distanza fra gli stampatori di tutta Europa per la realizzazione del carattere tipografico più piccolo al mondo. Libri-ciondoli venivano regalati alle dame come un dono ricercato e raro e avevano spesso nomi fantasiosi come Le reveil du matin o Le bijou mignon des dames; le legature a borsetta venivano utilizzate per portare libri che entravano in tasca o che venivano attaccati alla cintura. È sempre in questo periodo inoltre che si diffondono i “portables”: vere e proprie biblioteche di viaggio che i nobili rampolli portavano con sé durante il Grand Tour. Tanti sono i piccoli libri di salmi, di preghiere e devozioni nonché le versioni abbreviate della Bibbia ma anche almanacchi, calendari, raccolte di precetti ora morali ora galanti, canzonette, libri per l’infanzia e per le donne, libri da viaggio.

 

Tra le le varie edizioni di libri in miniatura, che si sono intercorse nel tempo, particolare attenzione merita quella della Divina Commedia nota con il nome “Dantino”, edita nel 1878 e realizzata nella tipografia dei fratelli Salmin a Padova in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi. Con i suoi 38 millimetri di lunghezza, 20 millimetri di larghezza e i suoi caratteri “così minuti da parere granelli di sabbia” ottenne il primato del libro più piccolo mai stampato fino a quel momento e che, con una espressione molto felice, venne definito “il più piccolo dei grandi monumenti innalzati a Dante”.

Senza alcuna pretesa di voler essere esaustivi sulla storia del libro in miniatura è nostro interesse mostrarvi quanto sia stata ed è tutt’ora importante e curiosa la vita e il ruolo di tale settore che risultano sconosciuti ai più. Nel nostro prossimo appuntamento inizieremo a sfogliare e illustrare insieme i testi di piccolo formato.