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Le collane del TCI: Capire l’Italia

Le collane del TCi: Capire l'Italia

Le collane del TCI: Capire l’Italia

Continua il nostro viaggio attraverso le pubblicazioni del Touring Club Italiano conservate sugli scaffali della nostra biblioteca, un viaggio che ci ha portato attraverso luoghi più o meno conosciuti e che ci ha insegnato ad apprezzare le bellezze dei territori che abitiamo. Oggi continuiamo a soffermarci sull’Italia analizzandola da vari punti di vista: un argomento per ogni volume della raccolta composta in totale da 10 volumi di cui 5 monografie e relativi supplementi. Il cofanetto, dal titolo Capire l’Italia e pubblicato tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli Ottanta, è composto dai seguenti titoli:
– I paesaggi umani, 1977
– I paesaggi umani. Itinerari, 1977
– Le città, 1978
– Le città. Itinerari, 1978
– Il patrimonio storico-artistico, 1979
– Il patrimonio storico-artistico. Itinerari, 1979
– I musei, 1980
– I musei. Schede, 1980
– Campagna e industria. I segni del lavoro, 1981
– Campagna e industria. Itinerari, 1981

Prima cosa da notare è il formato dei volumi e come ci vengono presentati esteriormente: le cinque monografie hanno le dimensioni di 29×21 cm mentre i supplementi dal titolo Itinerari sono di 29×11 cm. La differenza di lunghezza fra i due formati causa un problema nel momento in cui pensiamo che tali testi sono poi inseriti all’interno di un cofanetto. Tale questione viene risolta inserendo all’interno del contenitore uno spessore che crea dall’esterno l’illusione che i volumi siano tutti delle stesse dimensioni. Pregevoli sono senz’altro anche le copertine dei singoli libri studiate e differenziate per ognuno. Come colori di base sono stati scelti il verde e il bianco su cui poi sono state modulate le varie immagini scelte per le copertine le quali ovviamente sono invece diverse in quanto selezionate in base all’argomento trattato. Solo per fare qualche esempio: in paesaggi umani sono state inserite delle montagne innevate, in città la mappa di un centro urbano o ancora in musei la riproduzione di alcune opere d’arte conservate nei più importanti musei d’Italia.

Nell’introduzione al primo volume il presidente del TCI ci spiega chiaramente quali sono gli intenti di questa pubblicazione. In primis ricorda il motivo principale per il quale è stata creata l’associazione stessa che, in fin dei conti, coincide anche con il suo scopo e cioè «La conoscenza e la valorizzazione del patrimonio ambientale, storico, artistico, culturale dell’Italia.» Poi va più nello specifico e dunque si sente di giustificare il motivo di un’ulteriore raccolta proprio sul nostro paese dopo che il Touring ne ha già edite molte altre. Dall’ultima pubblicazione sul tema e cioè Conosci l’Italia (di cui abbiamo già parlato in un’altro articolo, vedere link in fondo) sono trascorsi più di vent’anni e dunque c’è stata un’innumerevole quantità di cambiamenti dal punto di vista sociale, economico, culturale che hanno stravolto non solo i nostri modi di essere e i nostri gusti ma l’Italia stessa. Sono proprio queste trasformazioni che la presente raccolta cerca di mostrare e spiegare creando una serie di «insiemi più significativi» (come vengono chiamati dal presidente nell’introduzione) nei quali è più evidente il passaggio e la fusione fra passato e presente.

I paesaggi umani, primo volume della raccolta, spiega il rapporto tra comunità organizzate e ambiente fisico e come questo sia cambiato nel corso del tempo e nello spazio in base alle varie regioni che compongono la nostra nazione; gli si affianca il volumetto Itinerari in cui si esamina direttamente dal “vero” ciò che viene descritto nei saggi del volume principale e nel quale viene promosso un turismo consapevole e attento all’ambiente. Il volume Le città da un lato è l’indispensabile corollario al primo volume dall’altra ha una sua autonomia grazie ad uno studio che cerca di rintracciare la storia, lo sviluppo, la crescita o la decadenza dei vari centri urbani utilizzando nel farlo un approccio interdisciplinare e dunque coinvolgendo urbanisti, geografi, storici; il supplemento che gli si affianca propone dunque una serie di schede urbanistiche con relativi itinerari di visita di circa una ventina di città.

Nel terzo volume l’argomento è invece il patrimonio storico-artistico ed è forse uno dei volumi più interessanti considerando l’approccio che si è deciso di scegliere. Il testo non si presenta infatti come un manuale di storia dell’arte o come un elenco delle bellezze d’Italia ma ciò che si è cercato di fare è stato introdurre un metodo che togliesse l’opera d’arte o il monumento dal suo isolamento per ricollocarlo nel territorio, nella sua storia, esaminarlo insomma come bene culturale. Interessanti anche gli Itinerari proposti che non seguono un filo omogeneo ma sono una sorta di “itinerari-campione” che vanno da quelli dedicati al restauro ai luoghi dello spettacolo, dai luoghi incentrati su una vasta regione a quelli che si concentrano su un singolo monumento. Volume complementare al precedente è invece il quarto dedicato ai musei analizzati tuttavia non come meri contenitori di opere d’arte ma come edifici che hanno fatto essi stessi la storia, parti integranti della loro città e spesso simboli della loro bellezza; senza dimenticare l’attenzione posta alla storia del museo stesso e delle sue collezioni. Al posto degli itinerari abbiamo qui come supplemento il volumetto Annuari contenente 1500 schede degli istituti museali e conservativi italiani.

Concludiamo analizzando l’ultimo volume della collana dal titolo Campagna e industria che come suggerito dal titolo si concentra sui resti e i reperti di quella cultura contadina che per secoli ha caratterizzato il nostro paese e che forse oggi stiamo troppo velocemente dimenticando; dall’altra parte un’attenzione particolare è riservata anche ai primi segni dell’organizzazione industriale. Nel volume Itinerari si propongono dunque percorsi che ci fanno soffermare sulle testimonianze tangibili della nostra archeologia rurale e industriale. Capire l’Italia si presenta dunque come una raccolta che merita la nostra attenzione non solo per gli spunti che offre da un punto di vista turistico (soprattutto attraverso i supplementi) ma anche per approcciarsi in modo nuovo e inconsueto allo studio del nostro territorio e della nostra cultura.

Le collane del TCI: Conosci l’Italia